venerdì 30 agosto 2024

Casa vacanze Gemma: storia di una esperienza educativa; Alcune riflessioni pedagogiche

 

Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo”. Lao Tzu

 


 

L’esperienza di ospitalità a” casa vacanze Gemma “ a Cividale del Friuli (Ud) in questi mesi estivi In cui ho accolto famiglie e bambini, mi ha permesso di ascoltare come le vacanze siano un “progetto immaginale e poi reale” non distante dalla “ natura” della famiglia stessa e dal suo stile di vita.

C’è chi giunge con un programma in mente e non se ne vuole discostare;

chi invece, si muove assecondando ciò che incontra, nella convinzione che il viaggio sia preferibile alla meta, ed è  pronto a modificare i piani a fronte di suggerimenti e spunti offerti da chi  vive, i luoghi visitati, nella loro quotidianità;

c’è chi, poi segue, quasi per metodo, quanto viene proposto  dagli  host cercando magari conforto e sostegno al proprio percorso di vacanza ipotizzato dagli inizi, volendosi  sentire " a casa" perché  sorretti, in richieste di accoglienza.

Per le coppie genitoriali ho osservato:

genitori che assecondano le esigenze dei più piccoli rispettando i loro bisogni sonno e veglia,  il loro desiderio di gioco e di uscire o restare;

chi, invece, vede come prioritarie le esigenze dei grandi, perché vacanza diventa anche questo e il figlio/i segue ….

c’è chi fa della giocosità una buona risposta e si diverte  anche nel  ruolo genitoriale perché scopre, fa emergere “la  leggerezza” , una chiave preziosa da evidenziare in vacanza che spalanca ogni porta difficile persino da socchiudere;

c’è chi, invece, proprio  in vacanza, vede emergere le contraddizioni  e le fatiche educative sostenute o magari “ coperte” dalla presenza  quotidiana dei nonni e degli educatori ed entra in crisi. Una crisi utile da cui muovere o far emergere nuovi significati.

Credo che ognuno davvero porta ciò che è, può, sa.



Stili di vita ma anche di "attaccamento" di cui il " mettersi in viaggio" porta in luce..

 Non ne ho giudicato i modi ,  rispolverando la filosofia montessoriana del non giudizio, li ho solo accolti con sensibilità, ascolto attento, leggerezza   sorretta dal   valore delle radici che casa vacanze Gemma propone come messaggio ( il tema  delle " senza radici non si vola" resta importante ) fatta di storia ma anche di oggetti, mura, piante secolari, etc

Era bene che ogni genitore evidenziasse il  proprio stile educativo  in uno spazio  fisico e relazionale di accoglimento.

Con la lingua madre ,ovvero l'italiano, è stato più facile interagire e intercettare significati; ma anche in lingua inglese, pur non essendo un " drago" in tal senso, e masticando un inglese che io chiamo "maccheronico" a tratti, ho cercato con divertimento di far comprendere come, l'imperfezione, ( il Signor Errore montessoriano) faccia parte del viaggio e della sua bellezza,  e così anche, l'essere genitori di buona volontà più che perfetti!   

Il luogo di casa vacanze, diventa anche  spazio quando incontra turisti che raccontano di usi tradizioni, storia, cultura e  cercano di ascoltare  il racconto di  locali modo di essere. Così, tradizioni di  regioni italiane ma anche estere quali Austria, Germania, Inghilterra , Spagna etc.  trovano voce. 


Negli incontri di vita, e di vacanza nel giardino di casa Gemma, sotto al vecchio ciliegio,   si intrecciano ,anche, le  storie famigliari di nonni in guerra, emigrati, storie d’amore lontane nel tempo, difficili o a buon fine, figli scapestrati che da “pecore nere” cambiano o portano in luce visione famigliari sepolte, etc . il tutto da alleggerire  davanti  a un buona caffè e una fetta di torta , al fresco del giardino in serate cantate dai grilli.

Narrazioni condivise che intrecciano significati, come un tempo si faceva seduti in strada nelle sere d’estate, in un internet reale, fatto di volti.

Emergono sogni, passioni, creatività, mestieri...

Anche questo fa parte "dell'0spitalità delle radici" in cui credo attraverso cui non si affitta solo uno spazio ma anche un modo di essere.



Il viaggio tra restare ed andare , sapere già e conoscere:

Arrivare e partire oscilla tra mondi e modi possibili che allargano comunque l’anima e l’esistenza e la rendono più espansa.

 Porto con me il volto dei più piccoli e le loro parole.

Sono bimbi di un “nuovo mondo” … attento e reattivo alle sfumature e per questo più sensibile.

.....gatto Puf visto dai più piccoli

Significativo è stato il contributo in questi mesi, di mio marito Roberto che ringrazio, a conferma del fatto che energie molto  diverse come le nostre, mettono al servizio visioni diverse che se integrate  possono muovere significato. 

Ringrazio anche nostra figlia Carlotta che, quando ha potuto, visto il suo impegno professionale, ha dato una mano con le traduzioni.

Magico è stato anche gatto Puf che ha intrattenuto gli ospiti grandi e piccini con un sorriso. Lo sento molto nel cuore e ci dialogo in modo  silenzioso e affettuoso: credo,  che proprio lui mi abbia mostrato, in questi anni, che  il silenzio, il gioco di sguardi, le coccole e i gesti  contengano  tutte le lingue del mondo!

 


Per info : 👉casa Vacanze Gemma


giovedì 8 agosto 2024

Il fiume Natisone e La filastrocca a lui dedicata scritta da Rosa Rita Formica (pedagogista)

 





Ho scritto questa filastrocca che è stata parte di un progetto promosso dal comune e dal titolo "Il Natisone per tutti" tenutasi il 14 maggio 2022 a Cividale del Friuli

Vuole essere una dedica ai bambini e alla mia città così suggestiva, una “ perlina” ricca di storia e di sfumature, incastonata in un paesaggio ampio tra le montagne e le colline, e una pianura di coltivazioni e prati. 

Ho sentito che dovevo gratitudine alla sua cura e presenza in questi anni nella mia vita, che si è manifestata attraverso i suoi scorci naturali, i suoi camminamenti lungo il fiume Natisone, dallo scorrere lento e inesorabile, i suoi profumi di fiori e di sambuco, il soffio del suo vento che pare rivitalizzare la canicola dei momenti cittadini più lenti.

Le parole sono uscite dal mio cuore in modo veloce, e ricordo di averla scritta in pochissimo tempo, di getto, ispirandomi alla vecchia leggenda del ponte del diavolo che noi cividalesi conosciamo benissimo tramandata oralmente da generazioni.

Ma chi è il Natisone? Chi è questo protagonista così magico nel cuore di molti cividalesi e turisti? Cos’è questo corso d’acqua che scorre tranquillo a tratti impetuoso?

Nelle belle pagine dedicate al contratto del fiume che invito a seguire sul sito  https://contrattofiumenatisone.it

trovo scritto

“”Il Natisone nasce al confine nelle vicinanze di Prosenicco (frazione di Taipana), tra il Friuli-Venezia Giulia e la Slovenia, a 415 metri di quota. Le sue acque derivano dalla confluenza del Rio Bianco e del Rio Nero che scendono dalle falde del Monte Maggiore e dal Gabrovig. 

 



Il Fiume Natisone si sviluppa poi per una lunghezza totale di 55 km, dando origine a un bacino di 327 kmq colmo di ricchezze naturalistiche e ambientali e biodiversità

Nella prima parte del suo corso il fiume è caratterizzato da un regime per lo più torrentizio, dirigendosi verso sud-est in direzione di valli caratterizzate da rocce calcaree e marnose, costeggiando il confine tra Italia e Slovenia. 

Dopo aver aggirato il paese di Longo e aver raggiunto il Monte Mia e il Monte Matajur, il Natisone riceve le acque dei torrenti Namlen e Jamnik, raggiungendo in maniera tortuosa Sella di Caporetto.

Dirigendosi ancora a sud, rientra nuovamente in Italia al valico di Stupizza, nel comune di San Pietro al Natisone, da cui la valle prende il suo nome, per poi scendere fino a 190 metri di quota. 

La portata resta modesta ma il suo letto si allarga nei pressi di Pulfero: in questo tratto accoglie le acque delle sorgenti Poiana, Arpit e Naklanz, di alcuni torrentelli come il Jauarščak, il Tarčešnjak, e lo Zejac. 

Inoltre, all’altezza di Ponte San Quirino, riceve da sinistra le acque dell’Alberone, Erbezzo e Cosizza, provenienti dalle omonime valli, riunite nel torrente Azzida.

Ed è proprio in questa zona che il Natisone ha scavato alcune notevoli forre, specie in prossimità di Vernasso. 

Ma è dopo Cividale che il fiume Natisone entra nel suo tratto infossato, scorrendo in profonde forre calcaree e continuando così, in maniera selvaggia, fino a Manzano e a San Giovanni al Natisone, mentre le rive si abbassano gradatamente.

Dopo Manzano, all’altezza di Trivignano Udinese, il fiume scompare nella falda, congiungendosi con il torrente Torre.

l nome Natisone deriva dal latino “natare” (nuotare) e compare già nei testi di geografia antica di Plinio come un fiume che con il Torre, bagnava la città di Aquileia. 

Dagli scritti del geografo Strabone si legge come il fiume Natisone fosse navigabile da navi da carico dal mare alla città, con un percorso di 60 stadi (10.656 km). 

Erodiano, descrivendo l’assedio del 238 dopo Cristo parla di un fluvium praeter fluere Aquilejam che offriva difesa di fossa e sussidio d’acqua”””””. 

Ascolto, leggendo e conoscendolo dal vivo, che il suo attraversare terreni diversi per paesaggio e cultura lo rende così speciale.

Le sue acque hanno un colore bellissimo smeraldino e riflettono fedelmente i colori del cielo nei momenti di limpidezza offrendo paesaggi suggestivi.

Ed ora invito i lettori ad ascoltare le note di questa filastrocca con l’augurio che possa risvegliare il desiderio di vederne le acque e le rocciose sponde; viverne il suo vento e ammirare dal ponte del diavolo i suggestivi Matajur e Monte Nero che in qualche modo sono li, a fargli da genitori simbolici nell’immaginario di chi guarda .

La filastrocca del Natisone





Sul Ponte del Diavolo guardo la suggestione

dello scorrere del Natisone.

Il monte Nero e il Matajur fanno da sfondo

allo scrosciar delle acque limpido e giocondo.

Lui nasce con grande amore

da un monte che di nome fa Maggiore

Si porta poi in terra slovena

e in Italia ritorna in piena.


Boschi e valli attraversa chiaccherone

perché vuole darsi l’occasione

di respirare aria pura e aria buona

che prende a prestito da ogni zona!

Con Elfi, Fate, Folletti  e Agane

tiene stretto un solido legame.

Grotte e anfratti molto sassosi





ospitano gli animaletti più timorosi. Anatre cigni e aironi

volano sulle sue acque come fosse una leggiadra occasione,

di rinvigorir le ali al vento,

quando nel suo letto soffia con determinato convincimento.

L’Aria o il vento di bora più impetuoso,

si fanno sentire sul Ponte del Diavolo in modo sinuoso:

ogni abito tende a svolazzare

e ogni parte del corpo finisce così per raffreddare.

In ogni stagione, il Natisone accoglie il turista,

rinfrancato da questa bella vista,

caratterizzata da molta frescura

che persiste, si rende avvolgente, e così nel cuore si fa duratura.

Sicuramente la storia ha attraversato le sue sponde

quando popolazioni straniere sono giunte con culture feconde.

Celti, Longobardi e Romani

hanno fondato e costruito la città di Cividale a piene mani,

donando al territorio storia tradizioni e cultura

che regalano ad un popolo una trama solida che ancora perdura.

 

 



L’acqua gioiosa e fresca d’estate,

accoglie il cuore con belle passeggiate.

Grazie al suo scorrere, ognuno fa propria la possibilità,

di rigenerarsi dall’esistenza pesante, ad ogni età.

Nel suo color d’acque smeraldino,

la bellezza fa capolino

per cui pare un verde trasparente di luce,

gettato sul gretto da un sole che preziosità produce.

La sua piena porta carico d’acqua in stagione autunnale

e rami e foglie a sé raccoglie, che fermarla a nulla vale!

La leggenda del suo ponte racconta della fiabesca costruzione

che fu una controversa questione!

Si narra che un sindaco e un diavolo si sono messi a confronto

per costruire un solido monumento di muratura senza

alcuno sconto!

 










Il diavolo ha chiesto un’anima in cambio del suo intervento

che sarebbe durato solo l’esatto giro del sole nel firmamento.

Il sindaco ha domandato una costruzione che sopravvivesse

alle stagioni severe

e ad ogni genere di intemperie.

Il patto fu sancito da una stretta di mano

perché ogni agire non fosse vano.

Il diavolo con tutto il suo ardimento

pose in opera il suo intendimento.

 



  

Prese una unica pietra enorme dalle vallate

perché sostenesse le due arcate

e divenisse base solida di questa architettura,

resistente ad ogni temperatura,

e unisse le sponde del cividalese,

senza avere troppe spese.

Quando l’opera fu realizzata,

l’anima in cambio fu domandata.

Il sindaco ammirando tanta bellezza,

comprese che giocar doveva di destrezza:

mise, pertanto, in un sacco colorato

un furbo cagnolino del vicinato

che si sarebbe dimostrato veloce nella corsa

e fuggito avrebbe potuto, così, dalla borsa.











Quando il diavolo aprì il legaccio,

comprese che doveva togliersi dall’impaccio,

di essere stato preso per il naso

da un essere umano, e non a caso!

Lasciò libero l’animaletto

ma si arrabbiò così tanto per il dispetto

che andò gridando a Castelmonte come un forsennato

e nella sua grotta con l’Angelo fu relegato.



I cittadini felici e contenti gli dedicarono solo il nome

“Ponte del diavolo” per ricordare la vicenda e la questione

dove il bene e il male si erano incontrati

e per costruire si erano alleati,

 generando una strana magia

che aprir potè una terza via!

 Credo sia un prezioso insegnamento che questo fiume

getta silente

e lo fa con scorrere sapiente.

Negli anni, nei secoli che sono stati





e quelli che verranno e ci vedranno cambiati,

sarà l’amore e la cura che gli daremo

se con accuratezza lo conserveremo

da cittadini impegnati insieme,

a portare il suo e il nostro Bene.



 

Rosa Rita Formica (pedagogista e scrittrice di fiabe)

 



Le foto sono state scattate da me nel corso di questi ultimi anni

giovedì 1 agosto 2024

Casa Vacanze Gemma: "essere casa" per accogliere ospitare i bambini attraverso uno sguardo educativo dedicato alle vacanze di una famiglia



👉 clicca qui per avere informazioni: casa vacanze GEMMA a Cividale del Friuli (Udine)



Casa vacanze Gemma è stata pensata, voluta e creata per  essere un  progetto di continuità con la mia esperienza in ambito pedagogico.



Così è nata  "Una casa" che porta il nome  a me molto caro di nonna Gemma a cui promisi di trasformare il luogo in cui lei abitava da giovane, in uno spazio di cura negli arredamenti, oggetti, giocattoli, libri per i più piccoli e le loro esigenze evolutive e per i genitori, anche essi desiderosi di una pausa  e di un momento di  relax.

"Casa" intesa come lo spazio dove ci si sente accolti, attesi e coccolati nella esperienza di vacanza a Cividale del Friuli, borgo antico di storia e natura che  danzano insieme e lo fanno da secoli in un matrimonio che ci regala bellezza.

Le sue leggende, lo scorrere del fiume Natisone dalle acque smeraldine, i suoi scorci poetici, le sue prelibatezze culinarie la rendono un colore primario nella tavolozza della regione Friuli Venezia Giulia per cui, chi  fa visita a questa regione, che Ippolito Nievo definì" un piccolo compendio dell' universo"  non può non far tappa qui e stupirsi di un borgo con tanti e diversi tracciati di storia.

Sul ponte del diavolo, costruzione che porta nel suo curriculum anche una  magica leggenda, possiamo ammirare i due monti che ne coccolano l'orizzonte: il monte  Matajur con la  sua morbidezza e lo spigoloso Monte Nero o Krn


I turisti, genitori che ho incontrato in questi ultimi anni mi sono parsi curiosi, attenti al territorio, pronti a mettersi in gioco nella sua scoperta.

Per questo nella " Casa " ho preparato un grosso "Book" come lo chiamo io, perché il  turista possa essere informato sui luoghi di storia, di natura, eventi, abitudini culinarie locali, etc

Nella libreria  vi sono, inoltre, anche molti libri di storia, percorsi naturali, letteratura locale.

Incontrare i più piccoli, significa invece, ascoltare che la curiosità verso il territorio sia in senso geografico che storico compare nella fase della scuola primaria.

Quando  i vacanzieri sono piccini, sono davvero molto più interessati a trovare un luogo tranquillo, accogliente con molti stimoli appropriati per ogni età, dove lasciano dei loro oggetti di gioco simbolici al mattino e li ritrovano e magari alla sera, dopo una giornata  di scoperta fuori porta e  curiosi ne trovano degli altri.

Il vecchio baule  della casa, con cento anni sul suo coperchio, si apre e, come per magia, in scatoline di diverso formato si trovano giochi per tutti gusti, quelli adatti alla simulazione, quelli di legno, puzzle, lego, case simboliche da costruire, burattini, automobiline, etc 

La curiosità.la sorpresa che la ricerca genera e l'amore per la scoperta nei gesti semplici, resta ancora la ricetta educativa magica da trasmettere da generazione in generazione.
I genitori sono davvero  felici di sdraiarsi sotto al ve
cchio ciliegio con un libro, mentre  i figli giocano incuriositi dal mondo  tutto suo "del baule" o sdraiati in camera sfogliano pagine illustrate di vecchi e nuovi libri della libreria; o si soffermano su di un foglio bianco  con a lato la scatolina dei colori; o creano dalla plastilina colorata tanti personaggi simpatici da far parlare  e muovere per le loro fiabe immaginarie.

Ogni tanto, se piccini davvero, parlano con il nano saggio  del giardino e gli raccontando della giornata, cucinando per lui pietanze raccolte tra le erbe aromatiche del giardino.

Gli adulti possono "soffermarsi" ed ascoltare con più attenzione, quali sono gli aspetti relazionali che non ascoltano, presi dalla frenesia della quotidianità  e darvi più cura. 

Alla sera, i grilli dei campi vicini alla casa vacanze, donano un concerto ristoratore che, a detta di molti, concilia il sonno.

Anche le cicale, nei pomeriggi caldi, molto spesso albergano sul vecchio ciliegio e con il loro frinire ricordano che è  estate.

Invitare i piccoli ospiti ad ascoltare i suoni e i rumori della Natura significa educarli ad un gioco di  attenzione, concentrazione, di consapevolezza sensoriale, di empatia ambientale  che aiuta a

rigenerarsi

                        


Compare ogni tanto, il giardino, anche il simpatico gatto Puf per farsi coccolare un po' e a proporsi  come giullare di casa, con simpatia e tenerezza che sono le sue caratteristiche di gatto peloso. Gatto Silvestro...tutti lo chiamano, visto che gli assomiglia parecchio!

Qualcuno gli fa sicuramente uno scatto fotografico e lui si presta volentieri e magari in cambio gli viene donato un bel disegno tutto a colori, creato dagli artisti in erba.

La vecchia Gatta Lilla, esce i rado; solo ogni tanto fa la sua comparsa signorile nonostante la sua veneranda età.  




 
Mi sono trovata spesso in giardino, nelle sere d'estate quando un venticello amico si alzava ad alleviare la calura,  con il profumo di menta salvia e rosmarino, a raccontare della storia della mia famiglia, di questa casa antica  che ha visto molti lustri attraversare le guerre mondiali e molte altre avversità nei secoli,  ha assistito a storie di emigrazione, d'amore, coraggio ma è sempre   stato un   luogo di aggregazione e di incontro di genti. 



Viene richiesta questa condivisione da chi passa di qui. Sono grata a Roberto mio marito per partecipare a questo progetto di ospitalità e a nostra figlia che ogni tanto, quando presente,  mi sostiene in traduzioni efficaci in lingua inglese e tedesca.

Scopro  storie di vita, di sofferenza ma anche di tanta dolcezza da ricercare nelle pieghe  e condividere con un sorriso, a volte, con una lacrima trattenuta.

Così, con tante storie di terre, usanze e costumi pare a me di viaggiare pur restando dove sto!

Il vecchio ciliegio con la sua frescura e ombra, sembra accogliere ogni sfumatura di questo scorrere tra vacanza e ospitalità, e a far quadrante tra terra e cielo  con le sue radici e i suoi  rami.

Vuole  in silenzio, raccontare una storia di abbondanza mentre in un angolino del  rigoglioso bosso, dentro una  casetta di legno costruita a mano, tanti semini , ogni giorno offerti chiamano uccellini di diversa specie insieme ad una tazza di acqua per la loro arsura.


P
aiono ringraziare con il loro canto, a volte, con il loro nido sapientemente  intrecciato,  a  indicare la via dell'alleanza con il mondo naturale che  ci fa essere più ampi e grandi come uomini.


Credo questa sia la poesia più bella che accomuna ogni stretta di mano o abbraccio quando ci si saluta

" Arrivederci...grazie"       

Il grazie è reciproco.


Per informazioni👇

Casa vacanze Gemma a Cividale del Friuli

Fine estate a Casa Vacanze Gemma a Cividale del Friuli

  Si è conclusa una estate intensa a  CASA VACANZE GEMMA A CIVIDALE DEL FRIULI   Molti turisti dal nord Europa e italiani hanno usufruito ...