Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo”. Lao Tzu
L’esperienza di
ospitalità a” casa vacanze Gemma “ a Cividale del Friuli (Ud) in questi mesi
estivi In cui ho accolto famiglie e bambini, mi ha permesso di ascoltare come
le vacanze siano un “progetto immaginale e poi reale” non distante dalla “
natura” della famiglia stessa e dal suo stile di vita.
C’è chi giunge con un programma in mente e non se ne vuole
discostare;
chi invece, si muove assecondando ciò che incontra, nella
convinzione che il viaggio sia preferibile alla meta, ed è pronto a modificare i piani a fronte di
suggerimenti e spunti offerti da chi vive, i luoghi visitati, nella loro quotidianità;
c’è chi, poi segue, quasi per metodo, quanto viene proposto dagli host cercando magari conforto e sostegno al proprio percorso di vacanza ipotizzato dagli
inizi, volendosi sentire " a casa" perché sorretti, in richieste di accoglienza.
Per le coppie genitoriali ho osservato:
genitori che assecondano le esigenze dei più piccoli
rispettando i loro bisogni sonno e veglia, il loro desiderio di gioco e di uscire o restare;
chi, invece, vede come prioritarie le esigenze dei grandi,
perché vacanza diventa anche questo e il figlio/i segue ….
c’è chi fa della giocosità una buona risposta e si diverte anche nel
ruolo genitoriale perché scopre, fa emergere “la leggerezza” , una chiave preziosa da evidenziare in
vacanza che spalanca ogni porta difficile persino da socchiudere;
c’è chi, invece, proprio
in vacanza, vede emergere le contraddizioni e le fatiche educative sostenute o magari “
coperte” dalla presenza quotidiana dei
nonni e degli educatori ed entra in crisi. Una crisi utile da cui muovere o far emergere nuovi significati.
Credo che ognuno davvero porta ciò che è, può, sa.
Stili di vita ma anche di "attaccamento" di cui il " mettersi in viaggio" porta in luce..
Non ne ho giudicato i modi , rispolverando la filosofia montessoriana del non giudizio, li ho solo accolti con sensibilità, ascolto attento, leggerezza sorretta dal valore delle radici che casa vacanze Gemma propone come messaggio ( il tema delle " senza radici non si vola" resta importante ) fatta di storia ma anche di oggetti, mura, piante secolari, etc
Era bene che ogni genitore evidenziasse il proprio stile educativo in uno spazio
fisico e relazionale di accoglimento.
Con la lingua madre ,ovvero l'italiano, è stato più facile interagire e intercettare significati; ma anche in lingua inglese, pur non essendo un " drago" in tal senso, e masticando un inglese che io chiamo "maccheronico" a tratti, ho cercato con divertimento di far comprendere come, l'imperfezione, ( il Signor Errore montessoriano) faccia parte del viaggio e della sua bellezza, e così anche, l'essere genitori di buona volontà più che perfetti!
Il luogo di casa vacanze, diventa anche spazio quando
incontra turisti che raccontano di usi tradizioni,
storia, cultura e cercano di ascoltare il racconto di locali modo di essere. Così, tradizioni di regioni italiane ma anche estere quali Austria, Germania, Inghilterra , Spagna
etc. trovano voce.
Narrazioni condivise che intrecciano significati, come un
tempo si faceva seduti in strada nelle sere d’estate, in un internet reale, fatto di volti.
Emergono sogni, passioni, creatività, mestieri...
Anche questo fa parte "dell'0spitalità delle radici" in cui credo attraverso cui non si affitta solo uno spazio ma anche un modo di essere.
Il viaggio tra restare ed andare , sapere già e conoscere:
Arrivare e partire oscilla tra
mondi e modi possibili che allargano comunque l’anima e l’esistenza e la
rendono più espansa.
Porto con me il volto dei più piccoli e le loro parole.
Sono bimbi di un “nuovo mondo” … attento e reattivo alle sfumature e per questo più sensibile.
Significativo è stato il contributo in questi mesi, di mio marito Roberto che ringrazio, a conferma del fatto che energie molto diverse come le nostre, mettono al servizio visioni diverse che se integrate possono muovere significato.
Ringrazio anche nostra figlia Carlotta che, quando ha potuto, visto il suo impegno professionale, ha dato una mano con le traduzioni.
Magico è stato anche gatto Puf che ha intrattenuto gli ospiti grandi e piccini con un sorriso. Lo sento molto nel cuore e ci dialogo in modo silenzioso e affettuoso: credo, che proprio lui mi abbia mostrato, in questi anni, che il silenzio, il gioco di sguardi, le coccole e i gesti contengano tutte le lingue del mondo!
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